ANNO 14 n° 119
Spunto di vista
Ecco quando e perché
si evita lo psicologo
>>>> di Elisabetta Zamparini <<<<
13/03/2015 - 00:00

di Elisabetta Zamparini

VITERBO - Alcune volte può capitare che l’idea di rivolgersi a uno psicologo, o di continuare il percorso intrapreso con lui, possa sfumare anche a causa delle proprie resistenze.

Con questo termine si indica la dinamica relativa al desiderio della persona di mantenere il proprio status psicologico, opponendosi ai tentativi di cambiamento.

La resistenza può essere sia consapevole che inconscia e può manifestarsi in diverse forme. Per esempio si può arrivare tardi agli appuntamenti con lo psicologo o saltarli, si può rifiutare di prendere i farmaci, si può restare in silenzio o focalizzarsi su materiale irrilevante per non parlare di altro.

L’obiettivo della resistenza è evitare i sentimenti spiacevolicome la rabbia, l’odio, il dolore, l’ansia e varie combinazioni di sentimenti.

Più il sentimento è intenso, maggiore sarà la resistenza nell’affrontarlo.

La persona spesso può tendere al mantenimento del proprio equilibrio, anche se disfunzionale, perché è rassicurante e il cambiamento richiede molta energia.

Secondo la psicologia dinamica questo fenomeno è parte integrante del processo terapeutico e per avviare un cambiamento è importante comprendere cosa la resistenza stia proteggendo. Seguendo questo filone, la resistenza quindi non è un fattore negativo ma qualcosa che può indicare la strada da percorrere.

Quando ancora non ci si è rivolti a uno psicologo, la resistenza è spesso accompagnata dalla confusione che associa questa figura solo ai disturbi mentali; la persona nonostante stia attraversando un periodo di sofferenza può pensare che passerà con il trascorrere del tempo.

Questa sofferenza però può peggiorare sensibilmente la qualità della vita ed evolvere in un disturbo più grave.

Il cambiamento richiede impegno, motivazione ed è un processo di crescita e maturazione che ogni individuo inevitabilmente incontra nella vita.

Lo psicologo può aiutare la persona che avverte un malessere legato a qualsiasi fattore che non gli permetta di vivere bene, potrebbe essere, per esempio, un disagio legato a una situazione momentanea, come il prendere una decisione importante, oppure un blocco in qualche ambito della propria vita.

Nelle situazioni in cui la sofferenza perdura da qualche tempo, un sostegno psicologico può aiutare a superare la sofferenza e acquisire una conoscenza maggiore di se stessi e delle proprie capacità per affrontare altri momenti di difficoltà.

Se desiderate approfondire questo o altri argomenti ecco la mail a cui scrivere per suggerire i nuovi articoli della rubrica: elisabetta.zamparini@gmail.com.





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